Ispiluncas: la necropoli a due passi da Sedilo
Vicino ai territori comunali di Abbasanta e Ghilarza è possibile imbattersi in Sedilo, un comune che possiede un tesoro inestimabile: la necropoli di Ispiluncas, un patrimonio culturale della Sardegna centrale
Tra le meraviglie che la Sardegna centrale sa regalare a quanti si soffermano ad ammirarla, un ruolo da protagonista è riservato alla necropoli di Ispiluncas, una piccola ma significativa area archeologica situata nel comune di Sedilo, dove sono custoditi 33 ipogei scavati nel tufo.
Essendo l’area soggetta alla vegetazione più incontaminata ancora oggi non risulta agevole comprendere la disposizione delle domus nel loro insieme ma quello che stupisce è la grandezza e importanza documentaria che questo luogo ancora oggi ci può regalare.
Muovendosi all’interno delle tombe si riesce a comprendere meglio quella che è la loro reale fisionomia: sono state rinvenute anche importanti tracce di pittura rossa che fanno presumere l’originaria decorazione pittorica delle stesse, elemento indiziario primario per cercare di ricostruirne l’antica ricchezza.
Organizzate in più unità che insieme compongono la tomba, queste domus sono state utilizzate fino all’epoca Alto Medievale e vantano un’origine antichissima: da alcuni reperti rinvenuti all’interno delle stesse, infatti, si è risaliti all’epoca della cultura di Ozieri, cioè a quella cultura prenuragica che si sviluppò in tutta la Sardegna durante l’arco temporale che va dal 3200 a.C. al 2800 a.C.
Un vero e proprio documento della storia da custodire gelosamente e da promuovere come testimonianza del passato di questo spicchio della Sardegna centrale.